ASSEMBLEA PARROCCHIALE
Montecchia di Crosara, 9 maggio 2024
SINTESI
Durante l’assemblea parrocchiale, i vari gruppi hanno riflettuto insieme sul percorso fatto finora come unità pastorale, condividendo sia aspetti positivi che criticità.
Tanti hanno apprezzato la maggiore collaborazione tra le persone delle varie comunità e la partecipazione numerosa alle celebrazioni condivise, come la chiusura del catechismo, la Via Crucis e la celebrazione in ricordo di padre Zardini. Questi momenti hanno rafforzato il senso di comunità e di unione. In particolare, la Via Crucis a Costalunga è stata un evento molto emozionante e sentito, con una grande partecipazione dei giovani. Anche gli incontri tra catechiste e le celebrazioni comuni, come quella della Cresima, hanno contribuito a creare un clima di collaborazione e condivisione.
I gruppi Caritas hanno trovato molto arricchente lavorare insieme, scambiandosi idee ed esperienze. È emersa l’importanza del confronto e della formazione, che sono visti come essenziali per preparare i laici a supportare la comunità, specialmente in vista della possibile mancanza di sacerdoti in futuro. Gli incontri costruttivi, come quello tra i lettori, hanno favorito uno scambio di idee che è stato molto positivo.
Tuttavia, non sono mancate le criticità. Alcuni hanno espresso preoccupazione per la difficoltà di avere colloqui individuali con i sacerdoti a causa del loro carico di lavoro. La mancata riunione dei cori durante le celebrazioni unitarie, come le Ceneri o il Venerdì Santo, non ha però impedito di svolgere il proprio servizio. C’è anche una forte preoccupazione per il percorso di fede dei giovani, specialmente con la riformulazione della celebrazione dei sacramenti durante la scuola primaria, che potrebbe allontanarli dalle attività parrocchiali.
Un’altra difficoltà emersa riguarda il coinvolgimento degli adulti nelle attività con i ragazzi. Spesso i giovani si sentono soli e mancano di dialogo con gli adulti. Inoltre, alcuni membri più tradizionalisti hanno mostrato resistenza ai cambiamenti nelle celebrazioni, manifestando un certo rammarico per le novità introdotte.
Nonostante queste sfide, l’assemblea ha sottolineato l’importanza di continuare a camminare insieme, promuovendo la formazione e la collaborazione. È un momento di crescita comunitaria, dove il confronto e la condivisione con le altre comunità possono portare molte opportunità positive. Per continuare il cammino, emerge forte la necessità di investire tempo e risorse nella formazione di un Laicato responsabile. Se non riusciamo a trasmettere la testimonianza gioiosa del Vangelo non si va da nessuna parte.
INTERVENTI DEI VARI GRUPPI DA CUI E’ NATA LA SINTESI
Gruppo 1
Nel gruppo sono emersi aspetti positivi e qualche criticità rispetto al cammino fino ad ora percorso come unità pastorale:
ASPETTI POSITIVI
gruppo chierichetti (maggior collaborazione, esperienze vissute insieme, …)
celebrazioni condivise come la chiusura del catechismo alla grotta di Brognoligo, la via crucis (partecipazione numerosa da tutte le parrocchie, piacere di stare insieme) la partecipazione alla messa anche nelle parrocchie diverse dalla propria. Unione dei cori in occasione della celebrazione in ricordo di padre Zardini
CRITICITÀ
In occasione delle celebrazioni unitarie come le Ceneri o il Venerdì Santo i cori non si sono riuniti e quindi qualcuno non ha potuto svolgere il proprio servizio.
Si teme di non poter più avere dei colloqui individuali con il “proprio” sacerdote in caso di bisogno, vista la mole di lavoro che l’unità pastorale comporta perché il coordinamento di tutte le attività rimane comunque del sacerdote
Gruppo 3
Gli aspetti importanti e positivi del gruppo tre, riguardano in particolar modo la via Crucis che si è svolta a Costalunga, un momento emozionante, sentito e con la partecipazione di tanti giovani.
Un altro momento è stato la preparazione della Cresima con le catechiste dell’unità pastorale, con la cerimonia che si è svolta nel Duomo di Montecchia.
Un confronto interessante e costruttivo è stato fatto con tutti i lettori, con uno scambio di idee e consigli.
L’incontro è stato piacevole, con la partecipazione di tutti e dieci i presenti, agevolato dal clima sereno.
Gruppo 2
La proposta di lavorare in gruppi ristretti, dove aver possibilità di esprimere personalmente ascoltando quanto condiviso dagli altri partecipanti, ha sicuramente spiazzato le aspettative generali: ci si aspettava “tutt’altro” dall’incontro. Ciò non ha però impedito il crearsi di un clima collaborativo e pro-attivo, in cui ciascun membro si è sentito partecipe, desideroso di aggiungere la propria riflessione, disponibile ad accogliere il punto di vista altrui.
Molto forte è emersa la necessità di trovare risposta alla preoccupazione rispetto al percorso di fede dei giovani e ragazzi: come genitori abbiamo il compito principale di favorire l’incontro con Cristo, ma chi ci sarà oltre a noi ad annuncire il Vangelo? Con la riformulazione della celebrazione dei sacramenti entro gli anni della scuola primaria, non aumenta il pericolo che i ragazzini si allontanino dalle attività proposte in parrocchia, e anche dalle stesse celebrazioni? Chi si impegnerà per evitare questo?
Una delle mamme ha condiviso la celebrazione unitaria della Cresima avvenuta il 13 aprile scorso, quale occasione di condivisione ma considerando anche i “punti di fragilità” di tale unione: avendo camminato su percorsi formativi differenti, e mancando ai più una conoscenza reciproca, non è stata avvertita pienamente in tal senso.
È altresì vero che pochi hanno sperimentato l’abitudine a partecipare alle messe fuori parrocchia, in via generale tendiamo ad organizzarci per partecipare a quelle celebrate qui a Montecchia.
Erano presenti anche 2 componenti del gruppo Caritas recententemente unitosi a quello delle parrocchie di Brognoligo e Costalunga, che hanno raccontato la loro esperienza di unione positiva ed arricchente, in quanto hanno trovato gli altri componenti molto preparati e disposti all’incontro; hanno avvertito la loro maggior formazione, probabilmente incentivata dalla necessità di camminare assieme già da molto tempo. Questa riflessione ha incoraggiato molto sia perchè estremamente positiva, sia perchè ha messo in rilievo l’importanza dei cammini formativi quali possibili risposte ai dubbi ed incertezze emersi in precedenza. Forte è il desiderio di mantenere radicata la nostra comunità cristiana sebbene avvertiamo maggiori le incognite delle certezze; è il momento di camminare assieme, pensando a nuovi percorsi di formazione ed imparando a cogliere le opportunità positive che la condivisione con le altre comunità potrà portare.
Gruppo 5
I punti di forza della nostra Unità Pastorale sono stati individuati in esperienze condivise che hanno permesso la conoscenza e l’ascolto reciproci.
È stata significativa l’impostazione comune nelle tre comunità della catechesi sacramentale di Iniziazione Cristiana.
Anche il costituire un unico Gruppo Caritas sembra dare i suoi frutti, soprattutto nel tentativo di creare “rete” tra le tre comunità, per rispondere efficacemente ai bisogni delle povertà emergenti.
Pure le iniziative del “concorso Presepi” e della “Via Crucis” sono state percepite positivamente.
Per continuare il cammino, emerge forte la necessità di investire tempo e risorse nella formazione di un Laicato responsabile.
Se non riusciamo a trasmettere la testimonianza gioiosa del Vangelo non si va da nessuna parte.
Gruppo 6
Il nostro gruppo ha riflettuto sul cambiamento in seguito all’unità delle parrocchie e ne ha fatto risaltare gli aspetti positivi senza per questo omettere le difficoltà che in alcuni contesti ancora si sentono. Questi ultimi sono emersi dalle persone un pò più tradizionaliste che hanno fatto notare il loro rammarico per il fatto che alcune celebrazioni ( come la via crucis) non sono state fatte come di consueto anche a Montecchia mentre alcuni hanno semplicemente constato ( ahimè con nostra tristezza) che non hanno notato grandi cambiamenti poichè non frequentano gli ambienti parrocchiali nè la chiesa.
A tutti è stata data comunque la possibilità di essere ascoltati facendo notare che la chiesa è accoglienza, comprensione ed ascolto….sempre. Gli aspetti positivi sono naturalmente emersi da chi frequenta e si è accorto del cambiamento storico e necessario per tutte le motivazioni che abbiamo già detto.
Il cambiamento è stato visto come la positiva occasione di crescita comunitaria e individuale in cui è necessaria elasticità ( più consona ai giovani che non ai “nonni”), collaborazione ( in alcuni “settori” andrebbe migliorata come per i cori) cambiamento ( che implica una scesa in campo di una responsabilità individuale che non tutti si sentono di possedere) e confronto.
In particolar modo il confronto è stato visto come fecondo in quanto serve a contrastare il campanilismo ( che ancora esiste) e ad alzare la qualità della partecipazione dei laici. Il cambiamento dell’unione è visto come uno stimolo a farsi partecipi dopo un adeguata preparazione fatta di FORMAZIONE consapevole e non fatta solo di direttive o “regole” ma una formazione compresa ed interiorizzata in modo tale che se dovessero mancare sacerdoti i laici possano sostituirli dove possibile.
Gruppo 4
Nella riflessione di gruppo sul tema proposto, sono emerse come particolarmente significative le attività congiunte dei gruppi Caritas. Secondariamente, gli incontri congiunti nell’ambito della catechesi e le celebrazioni congiunte; su tutte la Via Crucis itinerante tra Costalunga e Brognoligo. In un tentativo di approfondimento sul perché di quanto sopra, é emerso che il confronto di idee e lo scambio di esperienze può essere fonte di arricchimento e di stimolo: “l’unione fa la forza”, a condizione vi sia la disponibilità al confronto ed alla collaborazione. A questo riguardo, nel gruppo sono emerse due “correnti”, plasticamente suddivise tra chi è già coinvolto/attivo in qualche ambito parrocchiale e chi, invece, no. Specificamente, tra i primi é emerso l’orientamento a proseguire su questa strada di corresponsabilità, sulla scorta di quanto di buono è stato fatto, senza “nostalgie”. Tra i secondi sono, invece, emerse talune sottolineature su “ciò che si dovrebbe fare”, su tutte la cura nella liturgia. In generale, tutti hanno gradito/percepita positivamente l’esperienza stessa dell’assemblea; ritengo che tutti i partecipanti ne siano stati arricchiti.
gruppo 7
Il lavoro di gruppo è andato bene molta positività da parte del gruppo rispetto a questi 2 anni di comunità pastorale delle 3 parrocchie, molto positivo da parte dei ragazzi delle tre parrocchie nel aggregarsi giocare e attività fatte insieme soprattutto i Sacramenti, punti critici invece emersi, la difficoltà di riuscire a coinvolgere genitori adulti e nonni nelle attività con i ragazzi, necessita quindi di creare attività tra genitori e figli, ragazzi e giovani con gli adulti, da quanto emerso i ragazzi si sentono soli non dialogano con gli adulti.
Si deve cercare di far attività per creare nuove figure che possano aiutare il più possibile la mancanza di nuovi Preti e vocazioni all’ interno delle comunità pastorali della Chiesa.
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