Formazione catechisti
Attraverso un’esperienza formativa, desideriamo accompagnare i catechisti, durante questo mese di ottobre, nel passaggio da fare catechismo a essere catechisti. Desideriamo promuovere uno stile attento e ricettivo nei confronti dei ragazzi e delle ragazze del gruppo, ponendoli al centro con le loro domande, interrogativi e preoccupazioni esistenziali e di fede lungo il nostro percorso.
Non si tratta semplicemente di trasmettere conoscenze, ma di offrir loro un’esperienza arricchente attraverso poche, ma fondamentali, informazioni su un Dio che è amore, che perdona, che ci invita all’accoglienza e alla vita e molto altro ancora.
Il titolo stesso è una provocazione, poiché ci ricorda che il catechismo è un’esperienza da vivere sia per noi catechisti che per i ragazzi…
Essere catechisti va oltre i metodi e le attività: è uno stile di vita. Parteciperemo a un’esperienza formativa che ci permetterà di comprendere profondamente questo principio a partire dal nostro benessere fisico e spirituale.
Per questo motivo, come indicato nella locandina, è importante indossare abbigliamento comodo e scarpe adatte al relax.
Tutto ciò non è un fine a sé, ma rappresenta lo stile con cui guidare i ragazzi a vivere l’incontro tra loro e con il Signore Gesù. Ricordo che il documento riepilogativo della catechesi dei vescovi italiani, non a caso, si intitola semplicemente “Incontrare Gesù”. E lo stesso Dossier Catechista di questo mese di novembre che a pag 9 come potete leggere qui sotto dice :
È necessario quindi passare da modelli formativi a modelli trasformativi. Con tale affermazione, intendiamo affermare che è importante aiutare le persone prima a uscire da una forma storica non più opportuna per l’annuncio (disimparare), per maturare, esplorare, sperimentare nuove forme, in grado di generare nuove esperienze umano-spirituali.
Il modello trasformativo, invece, si fonda sull’approccio esperienza-riflessione e fa sperimentare una modalità altra di annuncio, senza spiegarla o descriverla, e chiede di ri-narrare quanto vissuto. In effetti, l’azione trasformativa non spiega, non descrive, non definisce; al contrario, coinvolge prima il cuore e poi la mente e infine la volontà.
Infine, attraverso un lavoro laboratoriale, esploreremo come progettare i vari percorsi che intraprendiamo con i ragazzi, sfruttando le esperienze acquisite.
Attenzione!
Questo non è un corso, nonostante preveda tre incontri. Non ci saranno lezioni frontali né interventi di esperti. Non è un insieme di tecniche per migliorare le proprie abilità. È un’esperienza che richiede un coinvolgimento personale a livello fisico, emotivo e relazionale. Per questo motivo, si raccomanda di indossare un abbigliamento comodo, per questo vivremo tutto in prima persona assieme agli altri. per dubbi e info non abbiate paura a scrivere o chiamare… ai numeri indicati.